Il dopo elezioni del 4 marzo sta mostrando quanto il Sistema presidi militarmente la televisione che resta il media con maggiore capacità, tuttora, di arrivare alla gente. Incredibile come il leit motiv delle trasmissioni dove si parla di politica sia rimasto identico a quello visto nei mesi precedenti al voto. Ora che il PD ed affini (LeU) sono stati usati più o meno consapevolmente fino a condurli al suicidio politico, per l’establishment è tempo di condizionare chi ha vinto le elezioni ammonendoli che l’UE ci guarda e bisogna continuare nel solco delle stesse ricette economiche precedenti, in poche parole un’altra bella dose di austerità. Da mesi imperversano gli alfieri del rigore dei conti pubblici ovvero mister Carlo ‘spending review’ Cottarelli e la prof.ssa Elsa ‘crocodile” Fornero pontificando con il solito “non c’è alternativa” tanto caro agli elettori ricchi e conservatori di centrosinistra (vedasi Eugenio Scalfari) che vorrebbero, ora, condizionare il… read more →
Quello che mi ha affascinato sin dall’inizio del MoVimento 5 Stelle è il suo essere pionieristico. Il pioniere è una particolare categoria del genio, quella, secondo una celebre definizione, che ti porta dove non sei mai stato. Come George Méliès, che a cavallo tra Ottocento e Novecento esplorò l’appena nato cinematografo con una lunga serie di brevi film muti pieni di sorprese (purtroppo ce ne restano solo circa 200, abbastanza comunque per capire la grandezza di Méliès). Il MoVimento 5 Stelle sta insomma alla politica come Méliès sta al cinema fantastico e la votazione in rete per il candidato Presidente alias “Capo politico” ne è stata l’ennesima riprova. Siete mai riusciti a ritagliare nella vostra vita frenetica quei quindici minuti scarsi necessari alla visione del più celebre film di Méliès, il “Viaggio nella Luna” del 1902? Oggi è facilmente reperibile sul web, nella versione a colori restaurata nel 2011. A… read more →
Una delle parole che dipingono meglio il nostro tempo è “postproduzione“, perché ormai siamo ben oltre la riproducibilità dell’opera d’arte così cara a Andy Warhol. L’informatica consente ogni aggiustamento e si perde così tutto il fascino della diretta, quel piacere un po’ sadico del teatro, dove lo spettatore può ammirare a tu per tu il talento dell’artista, ma nello stesso tempo quasi spera che prenda una papera o una stecca, per sentirlo più umano e quindi più vicino a lui. La politica a volte si fa ancora in diretta e Alessandro di Battista, di passaggio alla festa de “Il Fatto Quotidiano”, alla Versiliana di Pietrasanta, lo scorso 3 settembre 2017 ha umanamente steccato. Artefice di tutto il giornalista Peter Gomez, che ha chiesto cosa sarebbe successo del limite dei 2 mandati (in vigore per gli eletti del MoVimento 5 Stelle), qualora la prossima legislatura dovesse durare poniamo solo 6 mesi.… read more →
§ 1 – Chi sono gli hacker e perché ce l’hanno tanto con noi? Sugli hacker (gli scassinatori delle reti informatiche) ci sono 2 scuole di pensiero principali. La prima, sprezzante, li classifica come giovani maschi che hanno problemi con le donne in misura molto superiore alla media dei giovani maschi. Riverserebbero così tutti le loro difficoltà relazionali davanti al computer, incuneandosi in tutti i pertugi della rete per dimostrare di essere vivi, anzi i più bravi di tutti, per vendicarsi su quel prossimo che non li ha mai amati. La seconda scuola di pensiero, tardo-romantica, vede negli hacker il riscatto contro il potere politico ed economico, che vuol nascondere al popolo la verità. Bene, è praticamente certo che anche nella fenomenologia dell’hacker ci sia una forte componente sessuale, come in tanti comportamenti umani, ma questo ce lo aveva già insegnato la psicanalisi. E’ invece molto discutibile il reale effetto… read more →
Nell’Italia tripolare scaturita dalle elezioni politiche del 2013, la Lega non può vincere le elezioni, perché gli manca il Sud. Neanche il PD può vincere le elezioni, perché gli mancano i giovani ed il Nord. Forza Italia nemmeno può vincere le elezioni, perché ha esaurito la sua spinta propulsiva. Quanto al MoVimento 5 Stelle, è primo solo in Sicilia (forse), ma giusto perché nella particolarissima situazione isolana gli altri gruppi politici sono frantumati. Poi, facendo la somma algebrica nazionale, il MoVimento può aspirare ad essere la lista più votata, ma solo se non si vota in collegi uninominali senza recupero dei resti. Le debolezze delle varie liste, d’altronde, non possono essere compensate con le tradizionali coalizioni delle tornate elettorali precedenti, perché in questa legislatura che si sta concludendo la tensione politica tra i vari gruppi è andata ai massimi. E il MoVimento 5 Stelle non si coalizza con nessuno, per… read more →
§ 1 – A sinistra del PD. C’è uno spazio politico ed elettorale alla sinistra del PD? Uno spazio “più a sinistra” in Italia c’è sempre stato, ma la catastrofica epopea di Matteo Renzi l’ha senz’altro allargato, avendo spostato a destra l’asse del partito. So bene, ovviamente, che c’è tutta una scuola di pensiero secondo la quale destra e sinistra non ci sono più, ma qui uso i due termini nell’accezione comune, riferiti ai raggruppamenti politici tradizionali della Repubblica Italiana. Su cos’è la destra e soprattutto su cos’è la sinistra non si finirà mai di dibattere, ma in questa occasione lasciamo perdere i massimi sistemi e teniamoci terra terra. Dunque, in teoria, l’area a sinistra del PD avrebbe la possibilità di fare un buon risultato elettorale, trainato da quei sessanta-settantenni che vissero l’Ulivo e non hanno mai digerito il renzismo. Detratti quelli che hanno dirottato il loro voto sul MoVimento… read more →
In teoria è semplice: negli stati moderni, i politici eletti decidono cosa va fatto e i tecnici lo fanno (ma funzionava così anche negli stati antichi, quando i regnanti assurgevano al trono senza elezione, ma i tecnici c’erano già allora). Poi però, come sempre, nel passare dalla teoria alla pratica le cose si complicano. Non c’è mai un unico modo per fare le cose decise dai politici e spesso è anche difficile decifrare cosa vogliono che sia fatto di preciso i politici, specie in Italia dove le Leggi sono sempre largamente interpretabili e ci si affida sempre a qualche circolare interpretativa. Poi ci sono anche le ambizioni personali: forti delle loro competenze, per molti tecnici è difficile resistere alla tentazione di fare i politici e anche i politici hanno le loro idee tecniche sul come dovrebbero funzionare le cose. In genere quando i tecnici tentano di fare i politici gli… read more →
“Qui non si fa politica, qui si lavora” è uno dei più famosi motti che il fascismo disseminò sui muri d’Italia. E in effetti gli italiani passarono il ventennio fascista senza fare politica, per poi, però, risvegliarsi tra le macerie, chi ebbe la fortuna di risvegliarsi. Ottant’anni dopo, complice una classe politica deplorevole, la maggioranza degli italiani continua ad occuparsi poco e male di politica. E’ così passata nell’indifferenza generale la decisione di annullare il referendum sulla controriforma sanitaria toscana, decisione presa dal Collegio di Garanzia Statutaria del Consiglio Regionale (l’equivalente, su scala regionale, della Corte Costituzionale). Ovviamente il Comitato Referendario contro la decisione del Collegio di Garanzia ricorrerà al TAR, perché tutte le strade legali vanno sempre tentate (anche per chiarire bene cosa, secondo i giudici, un referendum può abrogare e cosa no, a legislazione vigente). E c’è la fortissima tentazione di far partire una nuova raccolta di firme,… read more →
Le prossime amministrative della primavera 2016 riguarderanno diverse grandi città italiane e quindi, se vanno male per Renzi, potrebbero ridimensionarlo alquanto sul piano dell’immagine che lui tenta disperatamente di costruirsi, cioè quella del vincente di successo. Sul piano mediatico la grande protagonista della tornata sarà senz’altro Roma. Come mi hanno confermato anche alcuni amici romani di passaggio a Pisa, la parabola del fu sindaco Marino aveva imboccato il viale del tramonto ben prima dei mitici funerali Casamonica. Sotto Alemanno, come ampiamente riportato dalle cronache, i due servizi più importanti di competenza comunale (raccolta rifiuti e trasporto pubblico) erano andati ampiamente in tilt, ma sotto Marino erano vieppiù peggiorati. Ovviamente disastri di questo genere non si fanno in due anni e neppure in cinque, è chiaro che vanno chiamate in causa le amministrazioni precedenti di Rutelli e Veltroni. Prima ancora della corruzione (che in Italia non manca mai), è una cosa semplicemente… read more →
Buon anno dal Bar 5 Stelle di Pisa. Tra il 2016 e il 2018, nel breve volgere di 2 anni, si decideranno le sorti della fragile Repubblica Italiana o se preferite del MoVimento 5 Stelle, che per quanto possa sembrare incredibile e nonostante tutto resta il più compiuto tentativo in campo per salvarla dall’autodistruzione. Attraverso alcune tornate di elezioni amministrative, un referendum costituzionale e infine le prossime elezioni politiche, sapremo, tra i 3 blocchi in campo, chi governerà l’Italia nei prossimi 10 anni, chi sarà l’unica opposizione nei prossimi 10 anni e chi, arrivando terzo, sarà assolutamente irrilevante nei prossimi 10 anni. Formalmente la scadenza più importante sono le elezioni politiche versione Italicum (che tutti immaginano anticipate al 2017), in realtà la scadenza più gravida di conseguenze è quella del referendum costituzionale. Teoricamente la controriforma del centrodestra renziano dovrebbe soccombere sotto i voti degli elettorati degli altri 2 blocchi, che… read more →
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