Queste riflessioni, né brevi né semplici, non hanno lo scopo di offrire informazioni o strategie politiche nuove al MoVimento. Si tratta di riflessioni personali che cercano di radicare una determinata scelta politica in uno specifico contesto storico e culturale. Il compenso per la fatica del lettore è forse riuscire a veder convergere fenomeni tra i più diversi e disparati in una prospettiva unitaria. Si tratta in altre parole di vedere il proprio operare politico come singoli all’interno di una tendenza storica più ampia. Quando da ragazzo, negli anni ’70, leggevo i volantini dell’estrema sinistra, di cui facevo parte, ti dimostravano la necessità di uno sciopero a scuola per la carta igienica a partire dalle contraddizioni del “Capitale” mondiale e dei “rapporti di forza” tra le classi. Forse qualcosa di quel delirio mi è rimasto ancora. Per formulare la mia ipotesi di un nuovo status del concetto di cittadinanza, che integri… read more →
I media italiani gareggiano in questi giorni nel tenere alta la tensione antiterroristica contro il sedicente Stato islamico, o meglio nel coltivare il panico e il terrore che il terrorismo vuole incuterci. In questo senso il terrorismo sta già vincendo. Alcuni casi recenti, anche isolati, di attentati testimoniano che la propaganda delirante dell’Isis trova un terreno fertile nelle anime devastate di molti. A questo vengono poi associati anche fatti come quelli accaduti in Germania, che sarebbero più propri dell’ordine pubblico, dove centinaia di donne sono state derubate e molestate sessualmente da immigrati. Così il gioco è fatto: immigrazione, terrorismo e cultura musulmana sono una stessa identica cosa. Che si tratti di una guerra di culture, di uno scontro di civiltà, lo crede anche il primo passante della strada. Il modello di vita occidentale è in pericolo e il Male minaccia ognuno di noi. Ma una domanda mi sembra lecita: quale… read more →
Sulla prodigiosa avanzata dell’Isis in Medio Oriente, il vostro affezionato, era già intervenuto in tempi non sospetti per segnalare come le dimensioni e la logistica di una tale organizzazione non potesse non essere supportata da sostanziosi aiuti “esterni”. L’escalation militare del Califfato inizia, guarda caso, nella primavera del 2011 quando Obama emanò due ordini presidenziali similari che recitavano così: “Il Governo libico – e nell’altro quello siriano – costituisce una minaccia economica e strategica alla sicurezza nazionale degli Usa”. Pochi mesi dopo Gheddafi verrà deposto ed ucciso ed inizierà un’avanzata inarrestabile dell’Isis, in Siria, fino ad arrivare a soli otto chilometri dalla capitale Damasco. Il clamore delle azioni terroristiche a Parigi ha, finalmente, scoperchiato quella cappa di disinformazione mediatica e generale disinteresse, ora tutti sanno che il Califfato è un vero e proprio Stato con una capitale (la città siriana di Raqqa), una sua moneta, il Dinaro, ed un suo… read more →
Una o forse la principale e sacrosanta battaglia di civiltà del MoVimento 5 Stelle è sicuramente quella per la legalità e il rispetto della legge. Perché un contenuto come questo sia divenuto il cardine di una politica di movimento non è difficile da capire: perché in nessun paese europeo – almeno finché lo siamo ancora – il cancro della corruzione, della mazzetta e del clientelismo, è così diffuso in modo capillare e così efficace in tutti i settori della vita civile. Questo della corruzione è in più un dato preoccupante della globalizzazione, ne è una caratteristica precipua, perché va di pari passo con la necessità di scavalcare o aggirare gli “ostacoli” di natura politica e istituzionale posti dai governi democratici. La partecipazione e l’influenza dei cittadini alla gestione della quotidianità è un ostacolo al “libero” sviluppo economico delle multinazionali e dove la coercizione non è consentita subentra la corruzione dei… read more →
Di fronte agli ultimi fatti parigini anche in Italia si sprecano le prese di posizione più disparate e spesso più dissennate. Quella relativamente più accettabile parla di strumentalizzazione dell’Islam a fini politico-terroristici, proclama la più universale tolleranza religiosa e riafferma l’indipendenza dello stato laico come principio irrinunciabile. Ribadisce insomma i temi che caratterizzano la nascita della modernità e dell’occidente così come lo conosciamo. Che questi principi siano da un pezzo in crisi, questo non sembra sfiorare la mente di nessuno. La loro riaffermazione assomiglia più a un fenomeno di regressione psicologica, cioè al ricorso disperato a un qualche punto fermo nel passato, che a una effettiva affermazione di principio. A differenza di quanto il razionalismo illuministico ci ha abituato a pensare, secondo il quale la tolleranza religiosa sarebbe quanto di meglio ci sia da auspicare, la religione in occidente non ha mai avuto caratteristiche pacifiche. Essa infatti, sia nella versione… read more →
Il Grande Comunicatore anche in Australia convocò i giornalisti e disse che, se per eleggere il Papa fosse stata usata la legge elettorale delle ultime politiche del 2013 “a San Pietro sarebbero usciti in quattro vestiti di bianco, dicendo: ho vinto io”. E poi disse che c’è invece bisogno di fare una cosa “bellissima e arrogante: far meglio di quelli di prima”. Ma anche in Australia i giornalisti si scordarono di controbattere che: la Città del Vaticano è una monarchia assoluta fondata sulla Fede, mentre l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e qualsiasi paragone tra i 2 Stati è improprio; la legge elettorale italiana non ha come scopo quello di eleggere un Papa e in particolare il Grande Comunicatore non è il Papa; fare meglio di quelli di prima in teoria è semplicissimo, in pratica il Grande Comunicatore non ci sta riuscendo. Comunque, se proprio gli italiani vogliono essere… read more →
Le tre principali religioni monoteiste (ebraica, cristiana ed islamica) tendono sempre ad “allargarsi” ed influenzare la sfera etica della società se non trovano un “forte” Stato laico che le contrasta e le riconduce soltanto alla “morale” privata dei suoi appartenenti. La “moderazione” di una religione non è mai spontanea, ma è determinata dalla forza dello Stato laico e dei suoi principi etici. Il clero cattolico in Italia continua a condizionare pesantemente lo Stato italiano sui temi etici, mentre nella cattolicissima Spagna il suo potere d’inflluenza è molto ridotto. L’Italia è stata governata per 45 anni da un partito d’ispirazione cattolica che ha contrastato divorzio ed aborto fino ad arrivare a dei referendum per decidere definitivamente sulle 2 questioni. E tuttora ci sono ricorrenti colpi di coda che provano a mettere in discussione entrambi. # La Turchia è (per ora) uno Stato “moderato” e moderno grazie a Mustafa Kemal Atatürk che (da wikipedia) sconfiggendo i Greci (1919-22)… read more →
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