Quello che mi ha affascinato sin dall’inizio del MoVimento 5 Stelle è il suo essere pionieristico. Il pioniere è una particolare categoria del genio, quella, secondo una celebre definizione, che ti porta dove non sei mai stato. Come George Méliès, che a cavallo tra Ottocento e Novecento esplorò l’appena nato cinematografo con una lunga serie di brevi film muti pieni di sorprese (purtroppo ce ne restano solo circa 200, abbastanza comunque per capire la grandezza di Méliès). Il MoVimento 5 Stelle sta insomma alla politica come Méliès sta al cinema fantastico e la votazione in rete per il candidato Presidente alias “Capo politico” ne è stata l’ennesima riprova. Siete mai riusciti a ritagliare nella vostra vita frenetica quei quindici minuti scarsi necessari alla visione del più celebre film di Méliès, il “Viaggio nella Luna” del 1902? Oggi è facilmente reperibile sul web, nella versione a colori restaurata nel 2011. A… read more →
Una delle parole che dipingono meglio il nostro tempo è “postproduzione“, perché ormai siamo ben oltre la riproducibilità dell’opera d’arte così cara a Andy Warhol. L’informatica consente ogni aggiustamento e si perde così tutto il fascino della diretta, quel piacere un po’ sadico del teatro, dove lo spettatore può ammirare a tu per tu il talento dell’artista, ma nello stesso tempo quasi spera che prenda una papera o una stecca, per sentirlo più umano e quindi più vicino a lui. La politica a volte si fa ancora in diretta e Alessandro di Battista, di passaggio alla festa de “Il Fatto Quotidiano”, alla Versiliana di Pietrasanta, lo scorso 3 settembre 2017 ha umanamente steccato. Artefice di tutto il giornalista Peter Gomez, che ha chiesto cosa sarebbe successo del limite dei 2 mandati (in vigore per gli eletti del MoVimento 5 Stelle), qualora la prossima legislatura dovesse durare poniamo solo 6 mesi.… read more →
Nell’Italia tripolare scaturita dalle elezioni politiche del 2013, la Lega non può vincere le elezioni, perché gli manca il Sud. Neanche il PD può vincere le elezioni, perché gli mancano i giovani ed il Nord. Forza Italia nemmeno può vincere le elezioni, perché ha esaurito la sua spinta propulsiva. Quanto al MoVimento 5 Stelle, è primo solo in Sicilia (forse), ma giusto perché nella particolarissima situazione isolana gli altri gruppi politici sono frantumati. Poi, facendo la somma algebrica nazionale, il MoVimento può aspirare ad essere la lista più votata, ma solo se non si vota in collegi uninominali senza recupero dei resti. Le debolezze delle varie liste, d’altronde, non possono essere compensate con le tradizionali coalizioni delle tornate elettorali precedenti, perché in questa legislatura che si sta concludendo la tensione politica tra i vari gruppi è andata ai massimi. E il MoVimento 5 Stelle non si coalizza con nessuno, per… read more →
“Era già l’una di notte; la pioggia picchiettava lugubre contro i vetri, e la mia candela era quasi consumata, quando, alla debole luce semi-estinta, vidi l’occhio giallo, fermo, della creatura aprirsi; respirava a fatica, e un moto convulso agitava le sue membra.” (Da “Frankenstein o il moderno Prometeo” di Mary Shelley, 1818) Perché il MoVimento 5 Stelle si chiama così? Secondo la versione ufficiale, ripresa anche da Wikipedia, le 5 Stelle simboleggiano i 5 punti cardine del programma: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo ed energia. E’ l’elenco che compare sulla Carta di Firenze del marzo 2009, il primo manifesto di una forza politica non ancora nata (come giorno della fondazione sarà scelto, in onore di San Francesco, il 4 ottobre di quello stesso 2009). Il documento, stringatissimo come nello stile di Gianroberto Casaleggio, si riferisce al periodo delle liste civiche presentate in un numero limitato di Comuni (vedi qui). Avremmo capito… read more →
§ 1 – A sinistra del PD. C’è uno spazio politico ed elettorale alla sinistra del PD? Uno spazio “più a sinistra” in Italia c’è sempre stato, ma la catastrofica epopea di Matteo Renzi l’ha senz’altro allargato, avendo spostato a destra l’asse del partito. So bene, ovviamente, che c’è tutta una scuola di pensiero secondo la quale destra e sinistra non ci sono più, ma qui uso i due termini nell’accezione comune, riferiti ai raggruppamenti politici tradizionali della Repubblica Italiana. Su cos’è la destra e soprattutto su cos’è la sinistra non si finirà mai di dibattere, ma in questa occasione lasciamo perdere i massimi sistemi e teniamoci terra terra. Dunque, in teoria, l’area a sinistra del PD avrebbe la possibilità di fare un buon risultato elettorale, trainato da quei sessanta-settantenni che vissero l’Ulivo e non hanno mai digerito il renzismo. Detratti quelli che hanno dirottato il loro voto sul MoVimento… read more →
L’arresto a Roma di Raffaele Marra ha offerto la possibilità ai media di fare molta polvere, questo post è un piccolo contributo al dibattito, in 8 punti. Non è vero che il MoVimento 5 Stelle si è presentato come quello che avrebbe portato nelle istituzioni solo gli onesti. Il povero Beppe Grillo ha passato la campagna elettorale del 2013 per le politiche a girare l’Italia a spiegare che almeno un 10-15% degli eletti avrebbero ceduto alle sirene del potere e del denaro. Poi la percentuale è stata del 22-23%, ma perché oltre agli interdetti all’uso del simbolo ci sono stati anche quelli che se ne sono andati perché hanno visto che non era aria. Il MoVimento 5 Stelle aveva promesso che sarebbe intervenuto sugli eletti in caso di reati o quando avessero comunque compiuto atti in grado di danneggiare l’immagine del MoVimento e questo, almeno nei casi di valenza nazionale,… read more →
Sarà anche vero che tutto il mondo è paese, ma Pisa e Livorno sono due pianeti diversi e che tenderebbero ad ignorarsi. Poi però c’è la vicinanza geografica a rendere inevitabili gli interscambi e così nei mesi scorsi gli attivisti pisani hanno molto discusso dell’esperienza “comunale” dei 5 Stelle labronici. Lo scorso febbraio avevo provato a delineare i termini della questione nel post “La percezione del debito“. Ci tornerò a bocce ferme, quando la parte giudiziaria si sarà meglio chiarita, ma per adesso non posso lasciar passare sotto silenzio le arrischiate dichiarazioni di Massimo Artini, un parlamentare espulso dal MoVimento 5 Stelle e quindi con un forte conflitto d’interesse quando torna a parlare del suo ex gruppo politico. Commentando l’informazione di garanzia giunta al Sindaco di Livorno, secondo “Repubblica” si è lasciato sfuggire le parole “Per molto meno espulsero il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Defranceschi“. Qui l’accento viene posto, si… read more →
“Qui non si fa politica, qui si lavora” è uno dei più famosi motti che il fascismo disseminò sui muri d’Italia. E in effetti gli italiani passarono il ventennio fascista senza fare politica, per poi, però, risvegliarsi tra le macerie, chi ebbe la fortuna di risvegliarsi. Ottant’anni dopo, complice una classe politica deplorevole, la maggioranza degli italiani continua ad occuparsi poco e male di politica. E’ così passata nell’indifferenza generale la decisione di annullare il referendum sulla controriforma sanitaria toscana, decisione presa dal Collegio di Garanzia Statutaria del Consiglio Regionale (l’equivalente, su scala regionale, della Corte Costituzionale). Ovviamente il Comitato Referendario contro la decisione del Collegio di Garanzia ricorrerà al TAR, perché tutte le strade legali vanno sempre tentate (anche per chiarire bene cosa, secondo i giudici, un referendum può abrogare e cosa no, a legislazione vigente). E c’è la fortissima tentazione di far partire una nuova raccolta di firme,… read more →
Il Presidente toscano ell’è un gran burlone, ma nel dubbio che stia effettivamente scherzando sull’abolizione del Senato elettivo, in Autunno ricordiamoci di votare al Referundum costituzionale contro questa strampalata “riforma”. LA PRIMA REPUBBLICA (Checco Zalone) La prima Repubblica non si scorda mai la prima Repubblica tu cosa ne sai Dei quarantenni pensionati che danzavano sui prati dopo dieci anni volati all’aeronautica e gli uscieri paraplegici saltavano e i bidelli sordomuti cantavano e per un raffreddore gli davano quattro mesi alle terme di Abano con un’unghia incarnita eri un invalido tutta la vita La prima Repubblica non si scorda mai la prima Repubblica tu cosa ne sai Dei cosmetici mutuabili le verande condonabili i castelli medioevali ad equo canone di un concorso per allievo maresciallo se me la posti a Mazara del Vallo ed i debiti “pubici” s’ammucchiavano come i conigli tanto poi eran c*zzi dei nostri figli Ma adesso… read more →
Buon anno dal Bar 5 Stelle di Pisa. Tra il 2016 e il 2018, nel breve volgere di 2 anni, si decideranno le sorti della fragile Repubblica Italiana o se preferite del MoVimento 5 Stelle, che per quanto possa sembrare incredibile e nonostante tutto resta il più compiuto tentativo in campo per salvarla dall’autodistruzione. Attraverso alcune tornate di elezioni amministrative, un referendum costituzionale e infine le prossime elezioni politiche, sapremo, tra i 3 blocchi in campo, chi governerà l’Italia nei prossimi 10 anni, chi sarà l’unica opposizione nei prossimi 10 anni e chi, arrivando terzo, sarà assolutamente irrilevante nei prossimi 10 anni. Formalmente la scadenza più importante sono le elezioni politiche versione Italicum (che tutti immaginano anticipate al 2017), in realtà la scadenza più gravida di conseguenze è quella del referendum costituzionale. Teoricamente la controriforma del centrodestra renziano dovrebbe soccombere sotto i voti degli elettorati degli altri 2 blocchi, che… read more →
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