L’espressione “il comunismo di guerra” fu utilizzata nel periodo posteriore alla rivoluzione bolscevica per caratterizzare la situazione in cui ci si trovò a governare. La rivoluzione comunista avvenne alla fine del 1917 e nel 1918 si concluse la prima guerra mondiale. A seguito di questa Lenin si trovò ad affrontare una guerra civile interna e una guerra contro TUTTE le forze europee prima in conflitto tra loro. Il “comunismo di guerra” doveva caratterizzare il necessario carattere dittatoriale del nuovo governo perché costretto appunto a difendersi da nemici interni ed esterni. Il comunismo in realtà non doveva diventare una dittatura politica ma una repubblica consiliare. Dalla dittatura operaia, di per sé già problematica ma comprensibile e preferibile a quella zarista, si giunse invece alla dittatura di partito e allo sterminio di ogni dissidente . Il MoVimento 5 stelle rischia oggi di trovarsi in una situazione analoga. Ha LETTERALMENTE tutto il panorama… read more →
Vorrei chiedere al lettore una buona dose di pazienza perché intendo commentare la puntata di “Mezz’ora in più” del 10 febbraio diretta da Lucia Annunziata . Anche io ho avuto la pazienza di vederla una seconda volta per segnarmi e commentare i punti salienti. Lo scopo è far vedere il tipo di messaggio complessivamente veicolato nel programma attraverso parole e immagini e denunciare le grandi unilateralità che lo caratterizzano. Il programma è aperto da scene molto violente di scontri tra gilet gialli. Sono due gruppi che si fronteggiano per strada e se le danno di santa ragione. Insomma, questi gilet gialli, con cui adesso i grillini intendono stabilire rapporti politici, non vanno nemmeno d’accordo tra loro. Si vuole evidentemente trasmettere l’immagine consueta della massa indistinta e violenta che non ha voce e neppure cervello, figuriamoci un progetto politico. Stesso servizio fu reso anche i grillini al loro inizio: non avevano… read more →
In un mio contributo di più di un anno fa sul libro di di Battista “A testa in su”, cercavo di dare una lettura generazionale del MoVimento 5 Stelle, svincolata cioè da determinismi storici o economici, per evidenziarne il carattere innovativo non solo nei singoli contenuti politici, ma proprio nella forma in cui il conflitto politico e la dinamica sociale si presentano oggi e forse ancor di più faranno in futuro. Il 2 Marzo di Maio ha letto in piazza una su lettera dal titolo “Nonostante tutto cambieremo l’Italia”, che a mio avviso conferma e approfondisce questo nuovo carattere generazionale della dinamica politica odierna e futura. Riporto qui tra virgolette parti dell’intervento di di Maio a cui faccio seguire un mio commento. “Voglio leggervi una lettera. Una lettera che parla della mia generazione, tutte quelle persone che sono nate tra la metà degli anni ’70 e la fine degli anni… read more →
Era l’aprile del 1961 quando un giorno il mondo si svegliò incredulo guardando il cielo, all’annuncio che Jurij Gagarin era il primo essere umano che aveva potuto vedere il pianeta Terra dallo spazio. A quell’epoca erano ormai tutti convinti da un pezzo che la Terra fosse tonda. Certo non la sfera perfetta dei mappamondi, ma una strana palla con protubetanze e avvallamenti, per definirla era stata creata la parola geoide. Però la Terra non era piatta, su questo scienziati e teologi nel 1961 erano ormai d’accordo. Dunque Gagarin vide con i propri occhi quello che tutti si aspettavano. Non vide Dio, ma anche questo non sconvolse i teologi, che avevano lasciato perdere da qualche secolo le rappresentazioni troppo “terrene” del divino. Poi certo l’impresa di Gagarin, in piena guerra fredda, si tinse subito di forti implicazioni militari e questo dette l’avvio alla corsa allo spazio tra le superpotenze, che raggiungerà il… read more →
Quello che mi ha affascinato sin dall’inizio del MoVimento 5 Stelle è il suo essere pionieristico. Il pioniere è una particolare categoria del genio, quella, secondo una celebre definizione, che ti porta dove non sei mai stato. Come George Méliès, che a cavallo tra Ottocento e Novecento esplorò l’appena nato cinematografo con una lunga serie di brevi film muti pieni di sorprese (purtroppo ce ne restano solo circa 200, abbastanza comunque per capire la grandezza di Méliès). Il MoVimento 5 Stelle sta insomma alla politica come Méliès sta al cinema fantastico e la votazione in rete per il candidato Presidente alias “Capo politico” ne è stata l’ennesima riprova. Siete mai riusciti a ritagliare nella vostra vita frenetica quei quindici minuti scarsi necessari alla visione del più celebre film di Méliès, il “Viaggio nella Luna” del 1902? Oggi è facilmente reperibile sul web, nella versione a colori restaurata nel 2011. A… read more →
Una delle parole che dipingono meglio il nostro tempo è “postproduzione“, perché ormai siamo ben oltre la riproducibilità dell’opera d’arte così cara a Andy Warhol. L’informatica consente ogni aggiustamento e si perde così tutto il fascino della diretta, quel piacere un po’ sadico del teatro, dove lo spettatore può ammirare a tu per tu il talento dell’artista, ma nello stesso tempo quasi spera che prenda una papera o una stecca, per sentirlo più umano e quindi più vicino a lui. La politica a volte si fa ancora in diretta e Alessandro di Battista, di passaggio alla festa de “Il Fatto Quotidiano”, alla Versiliana di Pietrasanta, lo scorso 3 settembre 2017 ha umanamente steccato. Artefice di tutto il giornalista Peter Gomez, che ha chiesto cosa sarebbe successo del limite dei 2 mandati (in vigore per gli eletti del MoVimento 5 Stelle), qualora la prossima legislatura dovesse durare poniamo solo 6 mesi.… read more →
§ 1 – Chi sono gli hacker e perché ce l’hanno tanto con noi? Sugli hacker (gli scassinatori delle reti informatiche) ci sono 2 scuole di pensiero principali. La prima, sprezzante, li classifica come giovani maschi che hanno problemi con le donne in misura molto superiore alla media dei giovani maschi. Riverserebbero così tutti le loro difficoltà relazionali davanti al computer, incuneandosi in tutti i pertugi della rete per dimostrare di essere vivi, anzi i più bravi di tutti, per vendicarsi su quel prossimo che non li ha mai amati. La seconda scuola di pensiero, tardo-romantica, vede negli hacker il riscatto contro il potere politico ed economico, che vuol nascondere al popolo la verità. Bene, è praticamente certo che anche nella fenomenologia dell’hacker ci sia una forte componente sessuale, come in tanti comportamenti umani, ma questo ce lo aveva già insegnato la psicanalisi. E’ invece molto discutibile il reale effetto… read more →
Nell’Italia tripolare scaturita dalle elezioni politiche del 2013, la Lega non può vincere le elezioni, perché gli manca il Sud. Neanche il PD può vincere le elezioni, perché gli mancano i giovani ed il Nord. Forza Italia nemmeno può vincere le elezioni, perché ha esaurito la sua spinta propulsiva. Quanto al MoVimento 5 Stelle, è primo solo in Sicilia (forse), ma giusto perché nella particolarissima situazione isolana gli altri gruppi politici sono frantumati. Poi, facendo la somma algebrica nazionale, il MoVimento può aspirare ad essere la lista più votata, ma solo se non si vota in collegi uninominali senza recupero dei resti. Le debolezze delle varie liste, d’altronde, non possono essere compensate con le tradizionali coalizioni delle tornate elettorali precedenti, perché in questa legislatura che si sta concludendo la tensione politica tra i vari gruppi è andata ai massimi. E il MoVimento 5 Stelle non si coalizza con nessuno, per… read more →
“Era già l’una di notte; la pioggia picchiettava lugubre contro i vetri, e la mia candela era quasi consumata, quando, alla debole luce semi-estinta, vidi l’occhio giallo, fermo, della creatura aprirsi; respirava a fatica, e un moto convulso agitava le sue membra.” (Da “Frankenstein o il moderno Prometeo” di Mary Shelley, 1818) Perché il MoVimento 5 Stelle si chiama così? Secondo la versione ufficiale, ripresa anche da Wikipedia, le 5 Stelle simboleggiano i 5 punti cardine del programma: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo ed energia. E’ l’elenco che compare sulla Carta di Firenze del marzo 2009, il primo manifesto di una forza politica non ancora nata (come giorno della fondazione sarà scelto, in onore di San Francesco, il 4 ottobre di quello stesso 2009). Il documento, stringatissimo come nello stile di Gianroberto Casaleggio, si riferisce al periodo delle liste civiche presentate in un numero limitato di Comuni (vedi qui). Avremmo capito… read more →
§ 1 – A sinistra del PD. C’è uno spazio politico ed elettorale alla sinistra del PD? Uno spazio “più a sinistra” in Italia c’è sempre stato, ma la catastrofica epopea di Matteo Renzi l’ha senz’altro allargato, avendo spostato a destra l’asse del partito. So bene, ovviamente, che c’è tutta una scuola di pensiero secondo la quale destra e sinistra non ci sono più, ma qui uso i due termini nell’accezione comune, riferiti ai raggruppamenti politici tradizionali della Repubblica Italiana. Su cos’è la destra e soprattutto su cos’è la sinistra non si finirà mai di dibattere, ma in questa occasione lasciamo perdere i massimi sistemi e teniamoci terra terra. Dunque, in teoria, l’area a sinistra del PD avrebbe la possibilità di fare un buon risultato elettorale, trainato da quei sessanta-settantenni che vissero l’Ulivo e non hanno mai digerito il renzismo. Detratti quelli che hanno dirottato il loro voto sul MoVimento… read more →
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