Parlamento Europeo, Strasburgo, 16 novembre 2017 Nigel Farage MEP, UK Independence Party (UKIP), presidente del gruppo Europa della Libertà e Democrazia Diretta (EFDD) al Parlamento europeo http://www.nigelfaragemep.co.uk @Nigel_Farage Dibattito: Paradise papers Dichiarazioni del Consiglio e della Commissione Trascrizione Grazie. Come ha detto all’inizio il signor Moscovici, la fuga di tutti questi documenti, gli elenchi di persone con partecipazioni in società off-shore sono venuti fuori grazie alla Society of Investigative Journalists. Ma quello che non è stato detto stamattina e penso sia rilevante è che il finanziamento di queste indagini provenisse da un certo George Soros. Intervento – Philip Lamberts, eurodeputato dei Verdi, grida “Embé!”. Farage: Ora dico questo al tempo, tornerò su “embè’” e potrebbe avere un certo interesse personale anche per lei, lo dico in un momento in cui l’uso del denaro e l’influenza che esso potrebbe aver avuto sul risultato delle Brexit o l’elezione di Trump ha raggiunto… read more →
“Pericolo scampato anche questa volta…„ penseranno i più, e a ragione, riflettendo sui risultati di queste elezioni politiche nazionali in Germania e confrontandole con quelle francesi che hanno visto la destra della Le Pen battuta da Macron. La “Alternativa per la Germania”, la nuova destra nazional-razzista, non era certo paragonabile per tradizione e dimensioni alla destra francese, ma la sua ascesa era prevista e temuta da tutti. Nelle precedenti politiche nazionali l’Alternativa non era riuscita ad entrare in parlamento e oggi invece è il terzo partito dopo democratico-cristiani, che restano i primi, e socialdemocratici, che perdono insieme ai primi circa il 15% dei voti. I socialdemocratici fanno già sapere che non si proporranno per una nuova coalizione e quindi si parla di una possibile Coalizione Giamaica, non nel senso della liberalizzazione della marijuana, ma perché al nero del partito della Merkel, si aggiungerebbero i Verdi, rimasti stabili, e il giallo… read more →
La designazione di Donald Trump a candidato presidente repubblicano alle elezioni statunitensi del novembre 2016 è un avvenimento che ci aiuta a rispondere a 4 domande. § 1 – Quanto valgono i sondaggi? Zero, riescono ad anticipare solo quello che è già ampiamente noto a prescindere (esempio nessun gruppo politico italiano è attualmente in grado di conquistare il 51% dei voti). Trump ha iniziato la sua campagna elettorale venendo dato ampiamente per sconfitto praticamente da tutti gli altri candidati repubblicani, perché i sondaggi semplicemente non avevano previsto quali persone barra ceti sociali sarebbero andati a votarlo. Negli Stati Uniti da tempo immemorabile alle elezioni vere e proprie vota solo circa la metà degli elettori e alle primarie, ovviamente, molto meno. Già, ma in una situazione estremamente composita sia dal punto di vista sociale che etnico, il risultato può facilmente essere sovvertito a seconda di chi, il giorno delle elezioni, va… read more →
I media italiani gareggiano in questi giorni nel tenere alta la tensione antiterroristica contro il sedicente Stato islamico, o meglio nel coltivare il panico e il terrore che il terrorismo vuole incuterci. In questo senso il terrorismo sta già vincendo. Alcuni casi recenti, anche isolati, di attentati testimoniano che la propaganda delirante dell’Isis trova un terreno fertile nelle anime devastate di molti. A questo vengono poi associati anche fatti come quelli accaduti in Germania, che sarebbero più propri dell’ordine pubblico, dove centinaia di donne sono state derubate e molestate sessualmente da immigrati. Così il gioco è fatto: immigrazione, terrorismo e cultura musulmana sono una stessa identica cosa. Che si tratti di una guerra di culture, di uno scontro di civiltà, lo crede anche il primo passante della strada. Il modello di vita occidentale è in pericolo e il Male minaccia ognuno di noi. Ma una domanda mi sembra lecita: quale… read more →
Mi ricordo anni fa che Agosto era il mese sacro delle ferie. Le città si svuotavano, la politica andava in vacanza, in TV i programmi di approfondimento tornavano a settembre ed i quotidiani riempivano le pagine con chiacchiere da bar sul calciomercato (allora assai ricco di trasferimenti di campioni) e pre-campionato. Non esistevano i social network e la gente se ne stava tranquilla sotto all’ombrellone staccando per un po’ dalla routine. Oggi, complice la crisi economica causata dall’Euro, questa buona abitudine si è persa ed è facile che il gran caldo prenda alla testa… La diffusione degli smartphone e delle connessioni dati a buon mercato fa il resto. All’interno del PD invece di preoccuparsi dell’incapacità del Governo Renzi praticamente su tutto, ecco che qualcuno è impegnato ancora ad attaccare il MoVimento 5 Stelle utilizzando falsi scoop contro Beppe Grillo che riguardano il suo status di “milionario”… Questo è un ricorrente… read more →
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