“Pericolo scampato anche questa volta…„ penseranno i più, e a ragione, riflettendo sui risultati di queste elezioni politiche nazionali in Germania e confrontandole con quelle francesi che hanno visto la destra della Le Pen battuta da Macron. La “Alternativa per la Germania”, la nuova destra nazional-razzista, non era certo paragonabile per tradizione e dimensioni alla destra francese, ma la sua ascesa era prevista e temuta da tutti. Nelle precedenti politiche nazionali l’Alternativa non era riuscita ad entrare in parlamento e oggi invece è il terzo partito dopo democratico-cristiani, che restano i primi, e socialdemocratici, che perdono insieme ai primi circa il 15% dei voti. I socialdemocratici fanno già sapere che non si proporranno per una nuova coalizione e quindi si parla di una possibile Coalizione Giamaica, non nel senso della liberalizzazione della marijuana, ma perché al nero del partito della Merkel, si aggiungerebbero i Verdi, rimasti stabili, e il giallo… read more →
Nigel Farage è veramente un lord inglese ed un sincero democratico, oltre che un politico vero. Con grande pragmatismo britannico, ha perdonato l’alleato inaffidabile italiano e lo ha ripreso nell’EFDD (se no i nostri allegri europarlamentari starebbero, ora, sotto qualche ponte di Brussels senza più fondi) ovviamente cacciando dalla co-presidenza del gruppo il pingue David Borrelli, artefice dell’incredibile trattativa per entrare nei liberali europei dell’ALDE. La cosa più assurda che Borrelli e C. hanno tentato di allearsi con il peggior nemico di Farage ovvero il belga Guy Verhofstadt (lo vedrete stravaccato in prima fila), in servizio permanente all’Europarlamento da anni, sostenitore accanito di trattati europei e monetona unica. Anche il tempismo di Borrelli rende quell’accordo una delle peggiori mosse politiche degli ultimi anni e se la gioca con la mossa di Cuperlo di schierarsi con il SI al referendum costituzionale due giorni prima del voto… Infatti si voleva entrare in… read more →
Le ultime vicende elettorali italiane, in particolare la vergognosa percentuale di astensioni al referendum sulle trivellazioni marine, confermano una tendenza al rafforzamento del disinteresse per le vicende politiche che deve suscitare preoccupazione e smuovere le energie di chi è interessato a cambiare questo stato di cose. È giusto sottolineare, secondo me, che il MoVimento 5 Stelle, oltre che un’organizzazione politica e di governo, può essere uno strumento di rinnovamento della vita civile italiana, anzi le due cose sono inseparabili. Il disinteresse per il voto è solo la manifestazione più macroscopica di un distacco dalla vita civile partecipata, è un indicatore del livello di sfiducia non solo verso la politica e i politici, sfiducia assolutamente giustificata, ma anche nei confronti delle proprie capacità di iniziativa e di cambiamento. La vita quotidiana è un fardello già abbastanza pesante per ogni cittadino, con la paura della criminalità e il degrado urbano, i disagi… read more →
La designazione di Donald Trump a candidato presidente repubblicano alle elezioni statunitensi del novembre 2016 è un avvenimento che ci aiuta a rispondere a 4 domande. § 1 – Quanto valgono i sondaggi? Zero, riescono ad anticipare solo quello che è già ampiamente noto a prescindere (esempio nessun gruppo politico italiano è attualmente in grado di conquistare il 51% dei voti). Trump ha iniziato la sua campagna elettorale venendo dato ampiamente per sconfitto praticamente da tutti gli altri candidati repubblicani, perché i sondaggi semplicemente non avevano previsto quali persone barra ceti sociali sarebbero andati a votarlo. Negli Stati Uniti da tempo immemorabile alle elezioni vere e proprie vota solo circa la metà degli elettori e alle primarie, ovviamente, molto meno. Già, ma in una situazione estremamente composita sia dal punto di vista sociale che etnico, il risultato può facilmente essere sovvertito a seconda di chi, il giorno delle elezioni, va… read more →
• Parlamento Europeo, Brussels, 28 Giugno 2016 • Nigel Farage MEP, Leader del UK Independence Party (UKIP), Co-Presidente del Gruppo Europe of Freedom and Direct Democracy (EFDD) al Parlamento Europeo – http://www.nigelfaragemep.co.uk @Nigel_Farage • Dibattito: Risultato del referendum nel Regno Unito Trascrizione: Divertente vero? Quando, 17 anni fa, entrai in questo Parlamento e dissi che avrei guidato una campagna per portare la Gran Bretagna a lasciare l’Unione Europea, rideste tutti di me. Beh, devo dire, che ora non ridete più. E la ragione per cui siete così irritati, la ragione per cui siete così arrabbiati è perfettamente chiara, lo si capisce da tutti i diverbi di questa mattina. Voi, come progetto politico, vi state smentendo. Negate che la vostra moneta stia fallendo. Beh, guardate solo il Mediterraneo, con la politica di imporre la povertà sulla Grecia e sul resto del Mediterraneo, avete fatto molto bene direi. Siete in contraddizione per… read more →
Questo slogan o appello è stato lanciato di recente da Alessandro Di Battista in uno dei suoi tanti incontri con la popolazione italiana. A giudicare dall’esito del referendum sulle trivelle, e prima di questo delle elezioni regionali di un anno fa, sembrerebbe il caso di pensare che gli italiani abbiano fatto loro un altro appello: Per un nuovo Imbarbarimento! Se ormai tutti pensano che “la politica è una cosa sporca…”, potevamo immaginare che almeno il nostro mare, in un paese che ne è letteralmente circondato, che il nostro mare fosse qualcosa a cui gli italiani tengono ancora… illusione vana. Né il mare, né la salute, e ancor meno la civiltà e la dignità sembrano essere una cosa per cui vale la pena, non dico di lottare, ma almeno di fare una croce su un foglio… L’appello di Di Battista mi sembra comunque da prendere sul serio, ha delle sue ragioni… read more →
Devo una risposta a chi mi chiede del mio sostegno a Putin nonostante il deficit di democrazia della Federazione Russa. Il Mondo che il mainstream ci ha raccontato per decenni, un vero e proprio lavaggio del cervello, era appunto solo un racconto ad uso e consumo delle masse opulente dei Paesi occidentali. Concettualmente si riduce tutto ad un dualismo di tipo insiemistico che non lascia spazio al ragionamento complesso. Il paradosso è, per fare un esempio, che gli europei non vedono un pericolo se gli USA detengono, tuttora, un arsenale nucleare di 7.700 (!) testate nonostante gli americani siano gli unici nella storia ad aver utilizzato in guerra la bomba atomica e per di più su inermi obiettivi civili (Hiroshima e Nagasaki). Molto rozzamente si tira una linea, da una parte ci sono i “BUONI” e dell’altra i “CATTIVI”, da una parte i “RETROGADI” dall’altra i “PROGRESSISTI”, da una parte… read more →
In questo momento gli USA ed i loro più stretti alleati, in primis i britannici, rappresentano IL vero pericolo per la pace. La terza guerra mondiale potrebbe iniziare come conflitto locale (Ucraina, Siria) e rapidamente espandersi su scala globale. Già Nixon disse pubblicamente più di 40 anni fa che lo stile di vita americano non era negoziabile e davanti ad una colossale crisi economica la classe dirigente statunitense non si farà scrupoli nel cercare di cancellare il proprio debito sull’estero e di impossessarsi delle ultime risorse naturali strategiche. Per l’Italia ed i suoi interessi economici e strategici sarebbe un bene uscire di corsa dalla NATO e dichiarare la propria neutralità, ritagliandosi un ruolo di paese mediatore nell’area mediterranea e di coordinatore di progetti di cooperazione economica e tecnologica in partnership con Russia e Cina.
Nonostante l’oscuramento mediatico, pressoché totale da parte dei media italiani (ci si chiede a cosa serva il pagamento coercitivo del canone RAI), sull’andamento della Guerra contro il califfato dell’Isis, i terroristi di Al Qaeda e la sedicente opposizione siriana portata avanti delle forze militari fedeli al presidente Assad, appoggiate dai reparti hezbollah libanesi e da un contingente di 7.000 volontari iraniani, le notizie fortunatamente arrivano dal Web e sono positive. Le sorti della guerra sono state ribaltate dall’ingresso sullo scacchiere siriano della Federazione russa che, da novembre, ha iniziato una pesantissima campagna di bombardamento aereo e missilistico ordinata dal presidente Vladimir Putin. I numeri parlano chiaro: 5.700 missioni di volo, oltre 10.000 obiettivi colpiti. Senza questo intervento la Repubblica Araba Siriana non esisterebbe più. Dopo il proditorio abbattimento del caccia bombardiere Sukhoi-24 nello scorso dicembre da parte dei turchi, lo spazio aereo a nord è ora protetto da batterie missilistiche… read more →
I media italiani gareggiano in questi giorni nel tenere alta la tensione antiterroristica contro il sedicente Stato islamico, o meglio nel coltivare il panico e il terrore che il terrorismo vuole incuterci. In questo senso il terrorismo sta già vincendo. Alcuni casi recenti, anche isolati, di attentati testimoniano che la propaganda delirante dell’Isis trova un terreno fertile nelle anime devastate di molti. A questo vengono poi associati anche fatti come quelli accaduti in Germania, che sarebbero più propri dell’ordine pubblico, dove centinaia di donne sono state derubate e molestate sessualmente da immigrati. Così il gioco è fatto: immigrazione, terrorismo e cultura musulmana sono una stessa identica cosa. Che si tratti di una guerra di culture, di uno scontro di civiltà, lo crede anche il primo passante della strada. Il modello di vita occidentale è in pericolo e il Male minaccia ognuno di noi. Ma una domanda mi sembra lecita: quale… read more →
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