Cosa comporterebbe ridurre del 40% in 10 anni il rapporto debito pubblico/Pil? Visto che in questa campagna elettorale se ne sentono ogni giorno di tutti i colori e la stampa italiana non informa e non approfondisce, facciamo allora noi dei rapidi conti: l’Italia ha un Debito Pubblico di 2.218 mld di Euro e un Pil di 1.673 mld di Euro, quindi un rapporto del 132,6%. Ipotizziamo, per assurdo, che possa avvenire una crescita costante del Pil per 10 anni senza aumento della spesa pubblica e, quindi, rinunciando agli effetti del moltiplicatore fiscale (1,63 per la spesa in consumi di beni e servizi ed 1,55 per gli investimenti pubblici). Ipotizzando un tasso di crescita del PIL positivo dell’1,5% nel 2018, 1,7% nel 2019, 1,9% nel 2020 e del 2,2% (che è l’attuale tasso di crescita medio dell’Eurozona) per gli anni successivi fino al 2027, avremmo al decimo anno un Pil di… read more →
Ho voluto visionare una seconda volta, ieri in prima visione televisiva su Rai 3, il documentario italiano Piigs (già visto a Giugno al Cinema) per esprimerne un giudizio. Chi ancora non lo ha visto può farlo su RaiPlay.it a questo link. Sono curioso di sapere i dati di ascolto dell’Auditel considerando una collocazione in palinsesto veramente infelice, di sabato alle 23:50. Per di più iniziato ben dopo le 24:00 e preceduto da un pessimo TG3 nel Mondo nel quale un eurista ed eurofilo, inviato speciale del Sole 24 Ore, ha chiosato sul programma con il solito intervento luogocomunista ed eurista del “non c’è alternativa”. Quella che era stata la mia impressione a caldo, ieri è stata confermata. Il documentario è sicuramente un lavoro positivo per la divulgazione massiva di consapevolezza contro l’Euro, le regole dei trattati costitutivi dell’Unione Europea e le politiche di austerity, ma trovandoci nel 2017 si poteva… read more →
Sul quotidiano Il Tirreno (Gruppo Espresso – La Repubblica della famiglia De Benedetti) di alcuni giorni fa, a pagina 3 del nazionale, c’era un articolo dal titolo “M5s, strategia a corto raggio” del politologo emerito prof. Gianfranco Pasquino. Tralasciamo i concetti espressi da Di Maio che rappresentano il nuovo corso €uropeista del MoVimento post votazione per entrare nell’Eurogruppo dell’ALDE di Guy Verhofstadt, sui quali ognuno valuterà come meglio crede il 4 marzo 2018. Disarmante è, però, dimostrare nel 2017 di non aver capito nulla dalla vicenda greca e dall’operato maldestro del duo tragicomico Tsipras – Varoufakis durante le trattative con la Troika. Leggendo l’articolo è lecito chiedersi perché uno scienziato politico come Pasquino si avventuri sul terreno dell’economia monetaria quando non ne ha evidentemente padronanza e perché un quotidiano, invece di informare sui fatti, pubblichi opinioni, viziate da pregiudizio, su questioni tecniche senza nemmeno verificarne un minimo la correttezza, soprattutto… read more →
L’€uro è una scelta tecnica sbagliata che la politica ha voluto imporre come corretta. Ed essendo diventata una scelta politica, molti (fortunatamente sempre meno) la difendono anche davanti ad ogni evidenza per mera logica di appartenenza ad un’area politica che, poi, nasconde un mai sopito complesso di inferiorità nei confronti dell’Europa continentale. La difendono ovviamente per ignoranza di fondamentali macroeconomici e monetari. Il problema è che in Italia nelle scuole dell’obbligo non si insegna nulla di economia, considerata una materia tecnica da insegnare al Ragioneria per cui al bar ne sento veramente di tutti i colori e senza bisogno di robuste dosi di rum… Nemmeno i laureati in economia brillano, perché le facoltà (tranne alcune isole felici) sono presidiate da professori che tengono famiglia e si devono adeguare alla vulgata generale. Tolti gli euristi patologici che vivono a piddinia dove splende sempre il sole, ci sono poi gli appartenenti… read more →
Quello che mi ha affascinato sin dall’inizio del MoVimento 5 Stelle è il suo essere pionieristico. Il pioniere è una particolare categoria del genio, quella, secondo una celebre definizione, che ti porta dove non sei mai stato. Come George Méliès, che a cavallo tra Ottocento e Novecento esplorò l’appena nato cinematografo con una lunga serie di brevi film muti pieni di sorprese (purtroppo ce ne restano solo circa 200, abbastanza comunque per capire la grandezza di Méliès). Il MoVimento 5 Stelle sta insomma alla politica come Méliès sta al cinema fantastico e la votazione in rete per il candidato Presidente alias “Capo politico” ne è stata l’ennesima riprova. Siete mai riusciti a ritagliare nella vostra vita frenetica quei quindici minuti scarsi necessari alla visione del più celebre film di Méliès, il “Viaggio nella Luna” del 1902? Oggi è facilmente reperibile sul web, nella versione a colori restaurata nel 2011. A… read more →
Parlamento Europeo, Strasburgo, 3 ottobre 2017 Nigel Farage MEP, UK Independence Party (UKIP), presidente del gruppo Europa della Libertà e Democrazia Diretta (EFDD) al Parlamento europeo http://www.nigelfaragemep.co.uk @Nigel_Farage Dibattito: stato dell’arte delle negoziazioni con il Regno Unito A parte la questione veramente importante della Brexit, credo che i cittadini europei, i quali non hanno alcun interesse per ciò che succede qui, saranno stupiti che il signor Juncker arrivi per la sua solita comparsata nella sessione di Strasburgo di questa settimana e non faccia assolutamente alcuna menzione dei drammatici eventi avvenuti all’interno di uno Stato membro dell’Unione europea, che è presumibilmente una democrazia moderna. Uno dei motivi per cui ho sempre desiderato la Brexit era perché pensavo che un sistema in cui la Commissione ha il diritto esclusivo di avviare il processo legislativo danneggiasse, ed alla fine, avrebbe distrutto qualsiasi concetto di democrazia nazionale. E sì, ho chiamato l’Unione Europea… read more →
§ 1 – Chi sono gli hacker e perché ce l’hanno tanto con noi? Sugli hacker (gli scassinatori delle reti informatiche) ci sono 2 scuole di pensiero principali. La prima, sprezzante, li classifica come giovani maschi che hanno problemi con le donne in misura molto superiore alla media dei giovani maschi. Riverserebbero così tutti le loro difficoltà relazionali davanti al computer, incuneandosi in tutti i pertugi della rete per dimostrare di essere vivi, anzi i più bravi di tutti, per vendicarsi su quel prossimo che non li ha mai amati. La seconda scuola di pensiero, tardo-romantica, vede negli hacker il riscatto contro il potere politico ed economico, che vuol nascondere al popolo la verità. Bene, è praticamente certo che anche nella fenomenologia dell’hacker ci sia una forte componente sessuale, come in tanti comportamenti umani, ma questo ce lo aveva già insegnato la psicanalisi. E’ invece molto discutibile il reale effetto… read more →
Nell’Italia tripolare scaturita dalle elezioni politiche del 2013, la Lega non può vincere le elezioni, perché gli manca il Sud. Neanche il PD può vincere le elezioni, perché gli mancano i giovani ed il Nord. Forza Italia nemmeno può vincere le elezioni, perché ha esaurito la sua spinta propulsiva. Quanto al MoVimento 5 Stelle, è primo solo in Sicilia (forse), ma giusto perché nella particolarissima situazione isolana gli altri gruppi politici sono frantumati. Poi, facendo la somma algebrica nazionale, il MoVimento può aspirare ad essere la lista più votata, ma solo se non si vota in collegi uninominali senza recupero dei resti. Le debolezze delle varie liste, d’altronde, non possono essere compensate con le tradizionali coalizioni delle tornate elettorali precedenti, perché in questa legislatura che si sta concludendo la tensione politica tra i vari gruppi è andata ai massimi. E il MoVimento 5 Stelle non si coalizza con nessuno, per… read more →
“Era già l’una di notte; la pioggia picchiettava lugubre contro i vetri, e la mia candela era quasi consumata, quando, alla debole luce semi-estinta, vidi l’occhio giallo, fermo, della creatura aprirsi; respirava a fatica, e un moto convulso agitava le sue membra.” (Da “Frankenstein o il moderno Prometeo” di Mary Shelley, 1818) Perché il MoVimento 5 Stelle si chiama così? Secondo la versione ufficiale, ripresa anche da Wikipedia, le 5 Stelle simboleggiano i 5 punti cardine del programma: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo ed energia. E’ l’elenco che compare sulla Carta di Firenze del marzo 2009, il primo manifesto di una forza politica non ancora nata (come giorno della fondazione sarà scelto, in onore di San Francesco, il 4 ottobre di quello stesso 2009). Il documento, stringatissimo come nello stile di Gianroberto Casaleggio, si riferisce al periodo delle liste civiche presentate in un numero limitato di Comuni (vedi qui). Avremmo capito… read more →
Nigel Farage è veramente un lord inglese ed un sincero democratico, oltre che un politico vero. Con grande pragmatismo britannico, ha perdonato l’alleato inaffidabile italiano e lo ha ripreso nell’EFDD (se no i nostri allegri europarlamentari starebbero, ora, sotto qualche ponte di Brussels senza più fondi) ovviamente cacciando dalla co-presidenza del gruppo il pingue David Borrelli, artefice dell’incredibile trattativa per entrare nei liberali europei dell’ALDE. La cosa più assurda che Borrelli e C. hanno tentato di allearsi con il peggior nemico di Farage ovvero il belga Guy Verhofstadt (lo vedrete stravaccato in prima fila), in servizio permanente all’Europarlamento da anni, sostenitore accanito di trattati europei e monetona unica. Anche il tempismo di Borrelli rende quell’accordo una delle peggiori mosse politiche degli ultimi anni e se la gioca con la mossa di Cuperlo di schierarsi con il SI al referendum costituzionale due giorni prima del voto… Infatti si voleva entrare in… read more →
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