L’intervista in tv di ieri, 2 ottobre 2020, a Di Battista segnala secondo me un problema innanzitutto culturale. Non esistono attualmente nei media di massa personalità culturali in grado di comunicare l’essenziale dei problemi politici che l’Italia sta vivendo. In prima linea sta sempre il protagonismo e il giornalismo dei comunicatori che ci abituano a pensare in termini di “fare notizia”, strappando all’intervistato la parola forte o la presa di posizione polemica; oppure di ottenere una risposta a una questione posta dal tale e tal altro politico avversario, volendo così dare l’impressione di sviluppare un fantomatico “dialogo politico”, che spesso non è altro che scambio di battute e offese o polemica sterile; oppure ancora di personalizzare il confronto politico in termini di caratteristiche del temperamento, per cui lui è uno così, mentre tu non ci vai d’accordo perché tu sei uno cosà, e allora: “…ma vi sentite sempre?… Quand’è che… read more →
Dopo un lungo silenzio su questo blog vorrei provare a stabilire un contatto con chi finora ha letto queste pagine. Non credo di essere il solo ad aver assistito con rammarico e delusione agli sviluppi recenti del nostro MoVimento dopo la strepitosa vittoria alle politiche del marzo 2018, i quali hanno visto anche nella nostra regione la vittoria della Lega a Pisa e quella del Pd a Livorno. Siamo in una fase decisamente recessiva e possiamo solo sperare che le prossime regionali in Toscana, grazie alla nostra Irene Galletti, diano un seppur timido segnale di ripresa. Gli eventi politici di questi ultimi due anni sono stati così tanti e così in parte imprevedibili e contraddittori che ancora fatichiamo a mantenere una continuità di prospettiva, a capire quello che siamo diventati e come sapremo svilupparci ulteriormente. Questo almeno per alcuni di noi, quelli che ancora aspettano gli Stati Generali o un’Assemblea… read more →
Luigi ha fatto ieri un video con importanti comunicazioni per gli attivisti. Ne discuto qui alcune tesi. „Quando penso al MoVimento 5 Stelle penso sempre ad una parola: resilienza, che è la nostra capacità, quando incontriamo difficoltà e avversità di trarne sempre un potenziamento.“ Su questo Luigi ha indubbiamente ragione. Le difficoltà sono state, no tante, spesso quasi impossibili, ma il MoVimento è sempre cresciuto. La resilienza è appunto per definizione la capacità di sfruttare in modo positivo una situazione avversa. Domandiamoci però una cosa: nessuno prima di noi aveva capito questo cosa? Qual era stata finora la reazione di una organizzazione politica alle avversità? Era stata solo quella di subirle? Questo possiamo vederlo nei partiti tradizionali: le difficoltà vengono semplicemente ignorate e si continua come si è sempre fatto. Si negano le sconfitte, si diventa sordi alle critiche e si alza il tono della propria voce. Questa NON è… read more →
L’espressione “il comunismo di guerra” fu utilizzata nel periodo posteriore alla rivoluzione bolscevica per caratterizzare la situazione in cui ci si trovò a governare. La rivoluzione comunista avvenne alla fine del 1917 e nel 1918 si concluse la prima guerra mondiale. A seguito di questa Lenin si trovò ad affrontare una guerra civile interna e una guerra contro TUTTE le forze europee prima in conflitto tra loro. Il “comunismo di guerra” doveva caratterizzare il necessario carattere dittatoriale del nuovo governo perché costretto appunto a difendersi da nemici interni ed esterni. Il comunismo in realtà non doveva diventare una dittatura politica ma una repubblica consiliare. Dalla dittatura operaia, di per sé già problematica ma comprensibile e preferibile a quella zarista, si giunse invece alla dittatura di partito e allo sterminio di ogni dissidente . Il MoVimento 5 stelle rischia oggi di trovarsi in una situazione analoga. Ha LETTERALMENTE tutto il panorama… read more →
Il MoVimento 5 Stelle a mio avviso corre attualmente il rischio di non saper mettere a frutto le sue potenzialità innovative nel campo culturale perché il tema “comunicazione” ancora è irrisolto. Le innovazioni politiche del MoVimento sono sotto gli occhi di tutti e per fortuna da alcuni mesi stanno diventando interventi legislativi di governo. Il MoVimento fino a questo momento sta tenendo testa a quella situazione ibrida di co-governo con la Lega cui è stato costretto per motivi noti e non è venuto meno ai propri principi, anzi appunto li sta facendo diventare realtà: al principio che nessuno deve restare indietro abbiamo già risposto con il Decreto Dignità e il Reddito di Cittadinanza; al principio di legalità e trasparenza risponde la legge Spazzacorrotti …. Il punto di maggiore arretramento risulta vistosamente quando ci poniamo il cosiddetto problema della comunicazione, tra il quale spicca la situazione dell’informazione e dei media. Aver… read more →
Vorrei chiedere al lettore una buona dose di pazienza perché intendo commentare la puntata di “Mezz’ora in più” del 10 febbraio diretta da Lucia Annunziata . Anche io ho avuto la pazienza di vederla una seconda volta per segnarmi e commentare i punti salienti. Lo scopo è far vedere il tipo di messaggio complessivamente veicolato nel programma attraverso parole e immagini e denunciare le grandi unilateralità che lo caratterizzano. Il programma è aperto da scene molto violente di scontri tra gilet gialli. Sono due gruppi che si fronteggiano per strada e se le danno di santa ragione. Insomma, questi gilet gialli, con cui adesso i grillini intendono stabilire rapporti politici, non vanno nemmeno d’accordo tra loro. Si vuole evidentemente trasmettere l’immagine consueta della massa indistinta e violenta che non ha voce e neppure cervello, figuriamoci un progetto politico. Stesso servizio fu reso anche i grillini al loro inizio: non avevano… read more →
La vicenda del popolo palestinese è ormai legata indissolubilmente alla nascita della Stato di Israele del 1948 voluta dalle Nazioni Unite. L’autrice Susan Abulhawa, nel suo primo romanzo “Ogni mattina a Jenin” (Feltrinelli 2013), è forse la prima ad affrontare questo tema in forma letteraria e di romanzo. La storia della protagonista del romanzo, Amal, può ben essere considerata un riepilogo della vicenda biografica dell’autrice, che dalla nascita in un campo profughi e dall’esperienza di un orfanotrofio finisce poi in America da adulta, dove compie i suoi studi e trova un lavoro, lotta con la propria storia e identità e infine riscopre le sue radici culturali e ritrova un senso alla propria esistenza con la causa palestinese. Il confronto con una testimonianza letteraria, che ha inoltre quasi i tratti di un romanzo di formazione, vuole significare che in queste nostre considerazioni non è tanto a tema la vicenda storica e… read more →
L’episodio di bullismo verso un docente verificatosi pochi giorni fa a Lucca lancia l’ennesimo segnale sullo stato di degrado e abbandono che caratterizzano ancora buona parte del mondo scolastico e sulla criticità della condizione giovanile attuale che certo non è solo italiana. Nonostante la riproposizione ossessiva di questo episodio sui social ho preferito personalmente evitare di vedere il video, una piccola vigliaccheria forse, ma anche perché non ne avrei sopportato il disagio conseguente e mi avrebbe tolto quel tanto di lucidità necessaria a cercare di capire. Il video comunque si presentava con la frase detta dal ragazzo al docente, contenente l’ordine di dargli una sufficienza e di inginocchiarsi. E tanto basta. Per quanto abominevole, proprio da qui vorrei iniziare queste considerazioni, dal significato contenuto in questo gesto, perché rivela a mio giudizio qualcosa di molto emblematico. Il ragazzo dà un ordine al suo docente per ottenere un voto, se non… read more →
Il dopo elezioni del 4 marzo sta mostrando quanto il Sistema presidi militarmente la televisione che resta il media con maggiore capacità, tuttora, di arrivare alla gente. Incredibile come il leit motiv delle trasmissioni dove si parla di politica sia rimasto identico a quello visto nei mesi precedenti al voto. Ora che il PD ed affini (LeU) sono stati usati più o meno consapevolmente fino a condurli al suicidio politico, per l’establishment è tempo di condizionare chi ha vinto le elezioni ammonendoli che l’UE ci guarda e bisogna continuare nel solco delle stesse ricette economiche precedenti, in poche parole un’altra bella dose di austerità. Da mesi imperversano gli alfieri del rigore dei conti pubblici ovvero mister Carlo ‘spending review’ Cottarelli e la prof.ssa Elsa ‘crocodile” Fornero pontificando con il solito “non c’è alternativa” tanto caro agli elettori ricchi e conservatori di centrosinistra (vedasi Eugenio Scalfari) che vorrebbero, ora, condizionare il… read more →
In un mio contributo di più di un anno fa sul libro di di Battista “A testa in su”, cercavo di dare una lettura generazionale del MoVimento 5 Stelle, svincolata cioè da determinismi storici o economici, per evidenziarne il carattere innovativo non solo nei singoli contenuti politici, ma proprio nella forma in cui il conflitto politico e la dinamica sociale si presentano oggi e forse ancor di più faranno in futuro. Il 2 Marzo di Maio ha letto in piazza una su lettera dal titolo “Nonostante tutto cambieremo l’Italia”, che a mio avviso conferma e approfondisce questo nuovo carattere generazionale della dinamica politica odierna e futura. Riporto qui tra virgolette parti dell’intervento di di Maio a cui faccio seguire un mio commento. “Voglio leggervi una lettera. Una lettera che parla della mia generazione, tutte quelle persone che sono nate tra la metà degli anni ’70 e la fine degli anni… read more →
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