Il dopo elezioni del 4 marzo sta mostrando quanto il Sistema presidi militarmente la televisione che resta il media con maggiore capacità, tuttora, di arrivare alla gente. Incredibile come il leit motiv delle trasmissioni dove si parla di politica sia rimasto identico a quello visto nei mesi precedenti al voto. Ora che il PD ed affini (LeU) sono stati usati più o meno consapevolmente fino a condurli al suicidio politico, per l’establishment è tempo di condizionare chi ha vinto le elezioni ammonendoli che l’UE ci guarda e bisogna continuare nel solco delle stesse ricette economiche precedenti, in poche parole un’altra bella dose di austerità. Da mesi imperversano gli alfieri del rigore dei conti pubblici ovvero mister Carlo ‘spending review’ Cottarelli e la prof.ssa Elsa ‘crocodile” Fornero pontificando con il solito “non c’è alternativa” tanto caro agli elettori ricchi e conservatori di centrosinistra (vedasi Eugenio Scalfari) che vorrebbero, ora, condizionare il… read more →
Quale è la differenza tra sovranisti e gli altri? Che i sovranisti lo sono consapevolmente, avendo maturato il loro pensiero in seguito ad anni di studio fuori dal mainstream, un percorso molto simile a quello descritto da Platone nel mito della Caverna. Chiunque è diventato sovranista è partito dalla constatazione che l’Italia non è più il Paese di prima, ma le risposte date da partiti, televisioni e giornali non facevano altro che aggravare la situazione o parlavano d’altro. Le cose non tornavano e disconnessosi dal Matrix, il sovranista si avvicinava a voci non allineate e pian piano capiva l’arcano. Farlo 10 anni fa non era semplice, oggi fortunatamente la situazione è molto migliorata ed anche il quadro politico si è finalmente chiarito, ogni ambiguità è caduta per cui chi non capisce è perchè non vuole o non è in grado di capire. Ecco perché in una discussione il piddino o… read more →
Cosa comporterebbe ridurre del 40% in 10 anni il rapporto debito pubblico/Pil? Visto che in questa campagna elettorale se ne sentono ogni giorno di tutti i colori e la stampa italiana non informa e non approfondisce, facciamo allora noi dei rapidi conti: l’Italia ha un Debito Pubblico di 2.218 mld di Euro e un Pil di 1.673 mld di Euro, quindi un rapporto del 132,6%. Ipotizziamo, per assurdo, che possa avvenire una crescita costante del Pil per 10 anni senza aumento della spesa pubblica e, quindi, rinunciando agli effetti del moltiplicatore fiscale (1,63 per la spesa in consumi di beni e servizi ed 1,55 per gli investimenti pubblici). Ipotizzando un tasso di crescita del PIL positivo dell’1,5% nel 2018, 1,7% nel 2019, 1,9% nel 2020 e del 2,2% (che è l’attuale tasso di crescita medio dell’Eurozona) per gli anni successivi fino al 2027, avremmo al decimo anno un Pil di… read more →
La Toyota è stata pioniera nel credere ed investire massicciamente sull’Ibrido con la Prius, prima ibrida di produzione di massa, acquisendo un know how determinante a darle un enorme vantaggio competitivo. Migliaia di Prius hanno percosso milioni di chilometri, un enorme test in grande scala per una tecnologia innovativa. Altri produttori invece hanno pensato che l’innovazione fossero le auto a gpl… L’Italia che al Nord soffoca di polveri sottili diventa, pertanto, il naturale Paese per Toyota nel quale sperimentare la strategia commerciale di non vendere più auto diesel che da tempo sono sul banco degli imputati. In realtà un motore diesel Euro 5 (1 settembre 2009) o Euro 6 (1 settembre 2015) emette la stessa quantità di PM di un motore a benzina (5 mg/km). Inoltre le emissioni di PM2,5 (circa 23 milioni di tonnellate) derivanti dal trasporto su strada sono calate in vent’anni di quasi il 60%, mentre sono… read more →
Ho voluto visionare una seconda volta, ieri in prima visione televisiva su Rai 3, il documentario italiano Piigs (già visto a Giugno al Cinema) per esprimerne un giudizio. Chi ancora non lo ha visto può farlo su RaiPlay.it a questo link. Sono curioso di sapere i dati di ascolto dell’Auditel considerando una collocazione in palinsesto veramente infelice, di sabato alle 23:50. Per di più iniziato ben dopo le 24:00 e preceduto da un pessimo TG3 nel Mondo nel quale un eurista ed eurofilo, inviato speciale del Sole 24 Ore, ha chiosato sul programma con il solito intervento luogocomunista ed eurista del “non c’è alternativa”. Quella che era stata la mia impressione a caldo, ieri è stata confermata. Il documentario è sicuramente un lavoro positivo per la divulgazione massiva di consapevolezza contro l’Euro, le regole dei trattati costitutivi dell’Unione Europea e le politiche di austerity, ma trovandoci nel 2017 si poteva… read more →
Sul quotidiano Il Tirreno (Gruppo Espresso – La Repubblica della famiglia De Benedetti) di alcuni giorni fa, a pagina 3 del nazionale, c’era un articolo dal titolo “M5s, strategia a corto raggio” del politologo emerito prof. Gianfranco Pasquino. Tralasciamo i concetti espressi da Di Maio che rappresentano il nuovo corso €uropeista del MoVimento post votazione per entrare nell’Eurogruppo dell’ALDE di Guy Verhofstadt, sui quali ognuno valuterà come meglio crede il 4 marzo 2018. Disarmante è, però, dimostrare nel 2017 di non aver capito nulla dalla vicenda greca e dall’operato maldestro del duo tragicomico Tsipras – Varoufakis durante le trattative con la Troika. Leggendo l’articolo è lecito chiedersi perché uno scienziato politico come Pasquino si avventuri sul terreno dell’economia monetaria quando non ne ha evidentemente padronanza e perché un quotidiano, invece di informare sui fatti, pubblichi opinioni, viziate da pregiudizio, su questioni tecniche senza nemmeno verificarne un minimo la correttezza, soprattutto… read more →
Parlamento Europeo, Strasburgo, 16 novembre 2017 Nigel Farage MEP, UK Independence Party (UKIP), presidente del gruppo Europa della Libertà e Democrazia Diretta (EFDD) al Parlamento europeo http://www.nigelfaragemep.co.uk @Nigel_Farage Dibattito: Paradise papers Dichiarazioni del Consiglio e della Commissione Trascrizione Grazie. Come ha detto all’inizio il signor Moscovici, la fuga di tutti questi documenti, gli elenchi di persone con partecipazioni in società off-shore sono venuti fuori grazie alla Society of Investigative Journalists. Ma quello che non è stato detto stamattina e penso sia rilevante è che il finanziamento di queste indagini provenisse da un certo George Soros. Intervento – Philip Lamberts, eurodeputato dei Verdi, grida “Embé!”. Farage: Ora dico questo al tempo, tornerò su “embè’” e potrebbe avere un certo interesse personale anche per lei, lo dico in un momento in cui l’uso del denaro e l’influenza che esso potrebbe aver avuto sul risultato delle Brexit o l’elezione di Trump ha raggiunto… read more →
L’€uro è una scelta tecnica sbagliata che la politica ha voluto imporre come corretta. Ed essendo diventata una scelta politica, molti (fortunatamente sempre meno) la difendono anche davanti ad ogni evidenza per mera logica di appartenenza ad un’area politica che, poi, nasconde un mai sopito complesso di inferiorità nei confronti dell’Europa continentale. La difendono ovviamente per ignoranza di fondamentali macroeconomici e monetari. Il problema è che in Italia nelle scuole dell’obbligo non si insegna nulla di economia, considerata una materia tecnica da insegnare al Ragioneria per cui al bar ne sento veramente di tutti i colori e senza bisogno di robuste dosi di rum… Nemmeno i laureati in economia brillano, perché le facoltà (tranne alcune isole felici) sono presidiate da professori che tengono famiglia e si devono adeguare alla vulgata generale. Tolti gli euristi patologici che vivono a piddinia dove splende sempre il sole, ci sono poi gli appartenenti… read more →
Parlamento Europeo, Strasburgo, 3 ottobre 2017 Nigel Farage MEP, UK Independence Party (UKIP), presidente del gruppo Europa della Libertà e Democrazia Diretta (EFDD) al Parlamento europeo http://www.nigelfaragemep.co.uk @Nigel_Farage Dibattito: stato dell’arte delle negoziazioni con il Regno Unito A parte la questione veramente importante della Brexit, credo che i cittadini europei, i quali non hanno alcun interesse per ciò che succede qui, saranno stupiti che il signor Juncker arrivi per la sua solita comparsata nella sessione di Strasburgo di questa settimana e non faccia assolutamente alcuna menzione dei drammatici eventi avvenuti all’interno di uno Stato membro dell’Unione europea, che è presumibilmente una democrazia moderna. Uno dei motivi per cui ho sempre desiderato la Brexit era perché pensavo che un sistema in cui la Commissione ha il diritto esclusivo di avviare il processo legislativo danneggiasse, ed alla fine, avrebbe distrutto qualsiasi concetto di democrazia nazionale. E sì, ho chiamato l’Unione Europea… read more →
Riguardo l’acciaieria a ciclo integrale di Piombino, politici del vecchio e del nuovo corso, anziani e giovani, farebbero meglio a tacere per evitare di dire le solite fesserie alle quali la politica oramai ci ha abituati. E’ divenuta insopportabile questa becera propaganda su tutto invece di studiare seriamente i problemi e di informarsi da coloro che le cose le sanno. E questo risulta ancor più insopportabile, perché tutti i politici avrebbero tempo e danari per farlo egregiamente. Dunque, per capire bisogna conoscere la storia che parte da lontano. All’inizio degli anni ‘90 il 65-70% del Prodotto Interno Lordo dell’Italia era riconducibile (direttamente o indirettamente) allo Stato. L’economia italiana era sostanzialmente pubblica. Lo era per precise ragioni storiche. Viene imposto al Governo Italiano, in cambio del ticket per entrare nella moneta unica, di privatizzare le sue aziende di Stato. E questo avviene proprio in quegli anni, guarda caso, della fine della… read more →
Commenti recenti