Sulla vicenda Cooplat di Livorno, che da mesi imperversa nella cronaca locale, credo si sappia già abbastanza. Si sa anche che questa vicenda è stata fin da subito orchestrata dalla stampa locale (“il tirreno”) per attaccare l’amministrazione 5 stelle di Livorno. Oltre che nelle sedi opportune questa battaglia è stata condotta consapevolmente dal sindacato pd sul giornale pd contro il MoVimento 5 stelle. Si tratta dunque non solo della difesa di posti di lavoro, ma anche, se vogliamo, di una battaglia politica e culturale. Ed è sotto questo profilo meno vincolato alla cronaca che vorrei fare alcune considerazioni. http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2014/11/30/news/sono-salita-sul-tetto-per-difendere-la-vita-degli-spazzini-1.10402640 Questo egregio pezzo di giornalismo e di paternalismo non è solo qualcosa dovuto a una “penna” particolarmente solerte alla causa dell’inciucio politico. È veramente un orizzonte culturale quello che ci si apre di fronte. La signora vittima del malvagio sindaco grillino ha un solo sogno nella vita: “lavorare”, tra l’altro alla… read more →
Oggi vi racconto una storia italiana, molto italiana, anche se con qualche apporto straniero. È una storia recente, ma che affonda le sue radici in un passato lontano, molto lontano. Quando, nella preistoria, il nuovo partito dei contadini e degli allevatori ebbe a confrontarsi col vecchio partito dei cacciatori per decidere chi doveva essere il capovillaggio. Quando, nell’antica Roma, i costruttori edili, non ancora ribattezzati palazzinari, cercavano di convincere i senatori alla loro causa. Quando le corporazioni medievali, quelle più numerose e potenti, decisero che per loro era più conveniente passare dai liberi Comuni alle oligarchiche Signorie. Sì, sono molto antichi i rapporti tra la politica e i gruppi d’interesse, quelli che gli anglosassoni chiamano lobby. I partiti moderni nacquero come aggregatori di gruppi d’interesse: il partito del lavoro contro il partito degli affari. Fino a quando, in un processo inarrestabile, i partiti sono diventati essi stessi gruppi d’interesse. Tendiamo… read more →
Il Grande Comunicatore anche in Australia convocò i giornalisti e disse che, se per eleggere il Papa fosse stata usata la legge elettorale delle ultime politiche del 2013 “a San Pietro sarebbero usciti in quattro vestiti di bianco, dicendo: ho vinto io”. E poi disse che c’è invece bisogno di fare una cosa “bellissima e arrogante: far meglio di quelli di prima”. Ma anche in Australia i giornalisti si scordarono di controbattere che: la Città del Vaticano è una monarchia assoluta fondata sulla Fede, mentre l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e qualsiasi paragone tra i 2 Stati è improprio; la legge elettorale italiana non ha come scopo quello di eleggere un Papa e in particolare il Grande Comunicatore non è il Papa; fare meglio di quelli di prima in teoria è semplicissimo, in pratica il Grande Comunicatore non ci sta riuscendo. Comunque, se proprio gli italiani vogliono essere… read more →
Questa novella (Decameron, giornata IV, novella 1) sembra rivelare un lato tragico di Boccaccio, e in effetti pare qui di assistere a una tragedia moderna, come una ripresa dell’Antigone di Sofocle, dove la donna è tramite di affermazione di una legge di Natura più profonda di quella del potere politico. A introduzione di queste considerazioni può essere utile vedere cosa Boccaccio personalmente afferma sul ruolo e il significato dell’essere donna. Come apprendiamo dalla piccola novella inserita nella “Introduzione” alla giornata IV, c’è una distinzione fondamentale da fare: ci sono le “femine” o “papere” e c’è la donna – analoga distinzione ritroveremo anche orgogliosamente affermata da Ghismunda. La donna è in generale il tramite di una trasformazione della personalità dell’uomo che l’ama. La donna non è l’Amore, ma per suo tramite l’Amore agisce sull’innamorato e lo trasforma radicalmente nel suo comportamento mondano. Boccaccio afferma qui di aver scritto il Decameron per le… read more →
In politica i numeri contano, come in economia e in tante altre attività umane. L’inaspettato successo elettorale del MoVimento 5 Stelle alle politiche del 2013 si concretizzò per esempio in un certo numero di parlamentari eletti, il che significò in parallelo il pensionamento anticipato per un identico numero di mancati parlamentari di altre forze politiche. Causa una legge elettorale curiosa come il porcellum, a subire la botta fu soprattutto il centrodestra, mentre il centrosinistra si salvò grazie al premio di maggioranza, premio di maggioranza assegnato a una coalizione che si è sfaldata subito dopo le elezioni, ma siamo in Italia e non ci smentiamo mai. Tornando al MoVimento 5 Stelle, era già da qualche anno che, in vari Comuni, aveva esordito caratterizzandosi da subito come il nuovo che sottraeva seggi alle forze politiche tradizionali. In Parlamento questa cosa ha avuto effetti dirompenti e per certi aspetti imprevisti, sconvolgendo il quadro… read more →
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