Silvio Berlusconi nel giugno del 2002 così esponeva la sua proposta di riforma dell’art.18. Vi ricorda qualcuno? “L’articolo 18… L’articolo 18… Io ho sentito qualcuno in televisione che ha detto che noi volevamo togliere dei diritti… Ma l’articolo 18 non tocca il diritto di nessuno che ha un lavoro. L’articolo 18 dice soltanto che chi non ha tutele, perché voi sapete che in Italia abbiamo gli iper tutelati, i tutelati e i “niente tutelati”… Noi vogliamo estendere questo sistema di diritti a chi oggi i diritti non li ha. E dicevamo: se delle imprese che oggi non possono espandersi, perché quando si arriva oltre i 15 collaboratori si deve applicare lo Statuto dei lavoratori, molti imprenditori dicono “no, mi fermo”. Bene, noi per fare espandere queste imprese e dare loro modo di creare nuovi posti di lavoro dicevamo: “se aumentate il numero di collaboratori, anche a questi nuovi collaboratori, che… read more →
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione filosofico-politica. … Il filosofo Max Weber in un famoso discorso del 1914 affermava che esistono due etiche: l’etica dei principi e quella della responsabilità , intendendo come “etica” un concetto che può essere tradotto in termini colloquiali come “moralità”, ovvero “ciò che è giusto fare” secondo ciascuno di noi. 1) L’etica dei principi è pura. Può permettersi di essere pura perché svincolata dal potere. La pratica chi non ha potere decisionale e può permettersi il lusso di criticare senza conseguenze, in quanto le sue azioni non incidono, immediatamente e concretamente, sul mondo reale. E’ quello che noi facciamo comunemente, criticando (a ragione) il comportamento dei politici che dirigono. Del resto, l’etica dei principi è molto comune. E’, ad esempio, l’etica di un gruppo di amici che parla dei problemi di una coppia assente che si sta separando: si dice quello che i separandi dovrebbero… read more →
La “memorabile” performance anglofona del premier Renzi al Digital Venice 2014 è diventata un divertente remix sulle note di Surfin’ Bird dei Trashmen: H-he was… ehm… a walker It so invented the… the-the-the in the-the shish in the-the TV when in the-the because in the theather… mistructure in the-the to market in the-the commercial in the-the lessons in the-the eighty-two wooo wooo wooo but for a country this is also the rapresantation-tation in the-the my mother in the-the who cry ins… in the in the in the TV when ins… in the in the in the TV when eeeeeeeeeeeeeeeeeeeh Shish in the-the feeling in the-the she faden’t in the-the Berlin wall in the-the destroyed in the-the “A genius!” in the-the telephone to speaking about-bout in the-the eighty-two wooo wooo wooo now it’s the time to-to-to eat to the lunch because the idea without market in the commercial eh-uhh feel eh-uhh… read more →
• Parlamento Europeo, Strasburgo, 16 Settembre 2014 • Speaker: Nigel Farage MEP, Leader del UK Independence Party (UKIP), Co-Presidente del Gruppo ‘Europe of Freedom and Direct Democracy’ (EFDD) al Parlamento Europeo • ‘Bluecard question’: Ioan Mircea PAŞCU MEP (Romania) – Socialist Group (P&D) • Dibattito: Situazione in Ucraina e stato dell’arte delle relazioni EU-Russia Nigel Farage: Tra la lunga lista di fallimenti di politica estera e le contraddizioni negli ultimi anni, tra cui, naturalmente, il bombardamento della Libia, il desiderio di armare i ribelli in Siria, c’è stata la provocazione inutile a Vladimir Putin. Questo impero UE, sempre nel tentativo di espandersi, ha esteso la sua pretesa territoriale in Ucraina alcuni anni fa. Giusto per fare sicuramente la cosa peggiore, alcuni membri della NATO hanno detto che anche loro avrebbero desiderato una Ucraina che aderisse alla NATO. Abbiamo incoraggiato la rivolta direttamente in Ucraina che ha portato al rovesciamento del presidente, Yanukovich, e che ha causato, naturalmente, a sua volta,Vladimir… read more →
Nel momento in cui i neo-conservatori Americani hanno deciso di abbattere e far giustiziare Saddam Hussein, l’Iraq come Stato Nazionale, nato dallo smembramento dell’Impero Ottomano (del quale era una Provincia) dopo la prima guerra mondiale, ha cessato di esistere. Gli USA dapprima ne hanno fatto un loro protettorato e poi uno Stato con il solito governo fantoccio tipo Vietnam del Sud. Che l’Iraq non esista più come Nazione lo dimostra il fatto che i peshmerga curdi, impegnati contro l’ISIS, combattono con la loro bandiera, non con quella dell’Iraq. La stessa cosa è avvenuta alla Libia dopo la defenestrazione e morte di Gheddafi e sarebbe avvenuta in Siria se l’esercito fedele al presidente Baššār al-Asad non avesse resistito eroicamente contro l’ISIS finanziato dagli americani e rifornito di armi di ultima generazione (missili anticarro ed antiaerei) dall’Arabia Saudita. Le grandi potenze coloniali, Regno Unito e Francia, decisero i confini delle loro colonie tracciando delle linee (spesso rette) sulle carte… read more →
La chiamiamo tutti “civiltà occidentale”, perché tanto tempo fa abbiamo deciso che il Sole sorge in Giappone, anche se la Terra è uno sferoide e quindi il Sole sorge se vogliamo dappertutto. La civiltà occidentale è nata in Grecia qualche migliaio di anni fa e ha il suo “manifesto culturale” nell’Odissea, un testo in versi di incerta e forse collettiva paternità, che descrive un dopoguerra e le vicissitudini di un individuo per tornare a casa. La guerra che si fa ma poi finisce, la sete di conoscenza simboleggiata dal viaggio, la famiglia come ultimo e definitivo approdo, soprattutto l’individuo: c’è davvero tutta la civiltà occidentale nell’Odissea e il suo rapporto duale con la guerra. Un rapporto mai risolto, come quello tra Francesco d’Assisi e le Crociate. Perché l’Occidente ha per base l’affermazione dell’individuo e la guerra determina un vincitore e uno sconfitto, ma nel farlo uccide molti individui. E da quel 6… read more →
Finalmente ho potuto visionare il documentario “Il più grande successo dell’Euro” grazie ad una proiezione organizzata dal M5S di Livorno. Il lavoro è stato realizzato da un gruppo di membri della community “i 101 Dalmata” ed il titolo è una citazione dell’ex premier prof. Mario Monti che, durante un’intervista televisiva al programma “L’infedele” il 26 settembre 2011, citò la Grecia come esempio di successo dell’Euro. Immagini e testimonianze da un paese che in pochi anni è regredito di decenni e le cui ragioni di declino non sono state mai spiegate dal sistema di disinformazione organizzata dei media. E’ veramente un peccato che questo lavoro sia stato presentato circa un mese dopo le ultime elezioni europee in quanto la sua diffusione virale su Internet e tramite eventi di proiezione sarebbe stata un validissimo strumento per il fronte “No Euro”. Il documentario si avvale dei contributi sia di personaggi greci di spicco, come l’etnologo Panagiotis Gregoriou e l’ex-leader del partito Syriza Alekos Alavanos, sia italiani,… read more →
In Italia, lo sanno tutti, ci sono 60 milioni di Commissari Tecnici, compresi quattro milioni e passa di stranieri ormai stabilmente residenti in Italia e che nel linguaggio universale del calcio si sono subito trovati a casa. Solo pochi reietti, come il sottoscritto, continuano a non capire in cosa consista un fuorigioco. Ma negli ultimi anni abbiamo scoperto che in Italia ci sono anche 60 milioni di economisti. Del resto, questo è il paese dove un distinto signore labronico ha fatto per 14 anni il Governatore della Banca d’Italia con una semplice laurea in Lettere, stupendosi lui per primo. E dopo le magre figure rimediate ultimamente dagli economisti con 3 lauree (quelli che la crisi non l’avevano prevista e quelli che la crisi era superata), ormai un po’ tutti si sentono autorizzati a dire la loro in tema di economia e ne abbiamo davvero sentite tante. Ci sono quelli che… read more →
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